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Commenti al testo di Franca Colozzo
Istanbul, citt sospesa tra sogno e realt

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 Franca Colozzo - 21/02/2018 19:44:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Vi rimando ai seguenti link:

http://www.larecherche.it/testo.asp?Id=34675&Tabella=Poesia

http://www.larecherche.it/public/testi/Poesia/upload_pdf_doc_txt/bastet_1_20170706192341_In%20cima%20al%20Nemrut.pdf


 Franca Colozzo - 21/02/2018 19:12:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Edi Davoli - Grazie Edi per il tuo commento. Rivolgo a te lo stesso invito, che ho rivolto ad Arcangelo, a visitare non solo Istanbul ma tutta la Turchia. L’ho girata abbastanza e da qui è scaturita anche la mia poesia sul Nemrut Dağı, un rilievo della Turchia appartenente al gruppo del Tauro Orientale che, con i suoi 2.150 m. s.l.m., è il più alto della Mesopotamia settentrionale.
La straordinaria, pietrificata bellezza quasi lunare del monte, sulla cui sommità si erge la tomba santuario del re Antioco I di Commagene, è uno spettacolo all’alba e al tramonto da non perdere. Le statue, sotto i raggi radenti del sole, sembrano animarsi colorandosi di una luce rosata o dorata, a seconda dell’ora.
La mia permanenza settennale in Turchia mi ha permesso - così come i miei numerosi viaggi in Egitto, anche come commissario esterno per l’esame di stato presso il Liceo "Da Vinci" del Cairo - di approfondire alcuni aspetti storici ed archeologici di un passato, che ci riserverà ancora tante sorprese.
Comunque Istanbul, come Giano Bifronte, presenta due facce:
quella bizantino-ottomana, nel cuore storico del Corno d’Oro e quella di una moderna megalopoli con i suoi tecnologici ponti in acciaio, sospesi sul Bosforo ad unire Asia ed Europa.
Per approfondimenti invece sui passati e recenti sviluppi geo-politici della Turchia, t’invito a leggere i saggi da me pubblicati sulla mia pag. pers. del sito (altri autori proposti), inerenti alle tesi - rispettivamente di laurea e di master - delle mie figlie, che con me hanno condiviso il soggiorno a Istanbul. Un affettuoso saluto e buona serata.

 Franca Colozzo - 21/02/2018 18:44:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Arcangelo Galante. Istanbul è una città dicotomica ed affascinante, sicuramente da visitare, come tutta la Turchia, il cui territorio è una stratificazione di archeologia, di storia millenaria e di bellezze naturali.
Purtroppo la situazione turca sta prendendo una brutta piega per le recrudescenze belliche nell’aria a confine con la Siria, a causa della questione curda e non solo. Un ruolo egemonico della Turchia, che fa capo al presidente Erdoğan, nell’aria del Medio Oriente sarebbe ulteriormente preoccupante. Si aggiunga a quanto sopra la limitazione della libertà di stampa, la questione di Cipro, ecc., ovvero il non rispetto dei criteri di Copenhagen, che la UE richiede, unitamente ad altri, come "conditio sine qua non" per il suo ingresso in Europa.
La questione, ormai aperta da anni, sull’eventuale ammissione della Turchia nella UE è rimasta insoluta a causa delle difficoltà oggettive riscontrate durante il percorso di accoglimento delle istanze turche da parte europea.
In sostanza, dopo il golpe del 15 luglio 2016, subito o cavalcato per ragioni politiche dal presidente turco Erdoğan, la situazione si è ancor più deteriorata con un imprevedibile epilogo, che si spera non conduca alla guerra civile in quel Paese, oppure ad una maggior recrudescenza della guerra siriana, come purtroppo i recentissimi avvenimenti in quell’aria martoriata sembrano far presagire.
Per approfondimenti sui temi geo-politici relativi, invito a leggere le tesi (sotto la voce: altri autori proposti) delle mie due figlie che hanno sviluppato l’argomento - rispettivamente per le dissertazioni finali di laurea e master - sulle problematiche di un potenziale ingresso, a pieno titolo, della Turchia in Europa, addivenendo a due sintesi difformi: una a favore e l’altra contraria.
Penso di pubblicarle prossimamente in un unico saggio dal titolo provvisorio: "Le ragioni del Sì e del No sull’ingresso della Turchia in Europa".
Grazie Arcangelo per il commento e buona serata.

 Arcangelo Galante - 21/02/2018 16:39:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Un omaggio ad una città, che non solo è bella, da ammirare, ma è anche da amare, attraverso le copiose attenzioni descrittive, raccolte dall’autrice, nella pubblicazione.
Neppure io l’ho mai visitata, nonostante scenografie cinematografiche me l’abbiano fatta sognare, spingendo la mente a viaggiare in un mondo, davvero differente da quello occidentale.
Del resto, la storia gioca anch’essa un ruolo fondamentale, nel rendere pubblicamente adorabile, apprezzabile, desiderabile e curioso, un luogo remoto che, si può sentire, ci appartenga, empaticamente, dopo esserci soggiornati.
Grazie per averci resi partecipi di questa adamantina esperienza peculiare, Franca.
Applausi ed elogi meritati.
Un solare saluto!

 Edi Davoli - 21/02/2018 16:22:00 [ leggi altri commenti di Edi Davoli » ]

Sicuramente Franca il tuo saggio su Istanbul è scritto da una persona che lo ha vissuto, e non lo ha impresso solo negli occhi ma anche nel cuore. Io non sono mai stata a Istanbul ma sicuramente l’eterogeneità e la ricchezza culturale, io aggiungo la splendida architettura della città, rimangono un polo di attrazione anche per me. Complimenti per il tuo cosmopolitismo!

 Franca Colozzo - 21/02/2018 11:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Aggiungo di più al mio commento di risposta al tuo, apprezzato da me per l’elogio alla mia sintesi, che scaturisce dalla mia esperienza di vita vissuta a Istanbul. Per quanto concerne il problematico ingresso della Turchia in Europa, t’invito a leggere, se ti interessa, sulla mia pag. pers. de La Recherche i saggi delle mie due figlie, Mara e Valeria Di Marco.
Rispettivamente, la prima, per una tesi di Laurea Triennale in Relazioni Internazionali presso l’Università "La Sapienza", in Roma; la seconda, per la dissertazione in inglese, conclusiva di un Master in Global Studies presso l’Università di Denver (Colorado – USA). Sto pensando di unire le due tesi in un unica pubblicazione dal titolo provvisorio: "Le ragioni del sì e quelle del no sull’ingresso della Turchia nella UE".
Entrambe trattano del problema dell’eventuale ingresso in Europa da parte della Turchia e delle difficoltà oggettive riscontrate durante il percorso di accoglimento delle istanze turche da parte dell’Unione Europea. Ambedue affrontano le premesse poste alla base dell’accoglimento facendo seguito alle istanze dei trattati UE e agli accordi intercorsi tra le parti in causa.
Analizzando le tappe salienti seguite finora, alla luce degli avvenimenti recenti, appare interessante confrontare le due opposte argomentazioni a conclusione di analisi parallele.
In sostanza, gli epiloghi sono difformi e addirittura opposti, come si evince dalla lettura delle due tesi.
Quale destino possa essere riservato alla Turchia, lo dirà la storia attraverso l’analisi politica degli eventi drammatici (questione curda, guerra in Siria, Cipro, diritti umani negati, ecc.)che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi. Buona giornata.

 Franca Colozzo - 20/02/2018 11:26:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Ciao Antonio,
ti ringrazio in primis per avermi corretto quegli strafalcioni che, purtroppo, per la fretta notturna non ho rivisto (Google traduttore trae in inganno, se pensi che ne sappia più di te).
La mia professoressa di francese, Nathalie - che insegna presso l’Istituto Francese di Cultura in Istanbul e che mi ha seguito nei vari esami fino al Delf - mi bacchetterebbe vedendo quegli errori lapalissiani. Amo il francese, ma l’ho studiato poco nelle scuole medie (2 anni, di cui solo uno con una brava docente).
In inglese me la cavo meglio per i cinque anni di studio nel Liceo Scientifico e per i concorsi esteri. Spero di non averne commesso altri e di aver riportato bene le tue correzioni.
Una poesia d’amore in francese è un’altra cosa! Suono e musicalità li avverti da subito...
Per quanto concerne Istanbul, ho lavorato là circa sette anni n.q. di docente distaccata di Ed. Artistica/Tecnica e poi anche di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico Italiano (I.M.I.) ed anche presso l’Istituto delle Suore d’Ivrea, avendo le abilitazioni specifiche, dopo aver superato in Italia ben cinque concorsi a cattedra. Pertanto, la mia conoscenza dei luoghi, dove poi sono ritornata più volte per l’Esame di Stato n.q. di commissario esterno e per viaggio, nasce dall’esperienza diretta e dalla volontà di immergermi nella cultura locale, superando le difficoltà insite nella lingua turca, ostica per noi europei, che ho cercato da subito di imparare.
L’amore per le lingue, al di là degli studi universitari, unisce noi tutti in famiglia. Infatti, la mia primogenita, che ha studiato presso il Liceo Scientifico di Istanbul, conosce benissimo il turco; meno la mia secondogenita che, però conosce arabo e russo, oltre alle classiche lingue europee. La passione per le lingue mi ha fatto superare anche un secondo concorso estero che mi avrebbe consentito di andare a Madrid, sede cui però (2005) rinunciai per stanchezza e per motivi di famiglia. Stare all’estero non è una passeggiata ed implica una resistenza che non tutti posseggono, soprattutto avendo famiglia.
Comunque, è bello sapere della tua lontana parentela con il prof. Gallotta, professore di Lingua e Letteratura turca presso l’Orientale di Napoli, di cui ho qualche reminiscenza per sentito dire.Penso che tu dovresti andare a visitare quella magica città, ricca di fascino e di storia millenaria. Proprio su Istanbul ho scritto un romanzo che, dopo tanti anni, sto finalmente accingendomi a pubblicare tra mille difficoltà (di qui nasce il mio aforisma e pensiero: "EAP o No EAP"). La situazione attuale dell’editoria in Italia si è trasformata in un mercimonio, di cui la cultura rappresenta l’ultimo degli aspetti. Triste affermarlo, dopo anni di combattimento per vedere il mio romanzo pubblicato senza dover pagare, cosa ritenuta disdicevole da molti illustri commentatori e persone di cultura, perché - dopo aver pagato - il libro rimane lettera morta e senza alcuna diffusione. Ecco, al momento questa è la mia priorità!
Poiché macini qualche parola di turco, ti rispondo anche in quella lingua. Buona giornata. Franca
Merci beaucoup pour les corrections en français. Je te souhaite une bonne journée, éminent professeur Antonio Terracciano.

Fransızca’daki düzeltmeler için çok teşekkürler. İyi günler dilerim, saygın Profesör Antonio Terracciano.

 Antonio Terracciano - 20/02/2018 01:31:00 [ leggi altri commenti di Antonio Terracciano » ]

Purtroppo non sono mai stato ad Istanbul, che è una di quella decina di città nel mondo che avrei voluto visitare, e che non ho mai visitato. Per rimediare, un paio di anni fa comprai e lessi con interesse il piuttosto corposo "I segreti di Istanbul" di Corrado Augias. L’articolo della Colozzo, invece, è capace di sintetizzare in un paio di pagine ciò che al turista davvero interessa, credo, di più. Aggiungo che, secondo me (illuminista abbastanza convinto) , è un peccato che l’opera di modernizzazione di Ataturk non sia continuata, perché, altrimenti, la Turchia probabilmente farebbe già da tempo parte dell’Unione europea. (Sentivo parlare della Turchia fin da bambino, perché un cugino di un mio cugino, il professor Gallotta, morto purtroppo prematuramente, era diventato professore ordinario - con pochissimi studenti... - di Lingua e Letteratura turca all’Università "Orientale" di Napoli.)
Tesekkur ederim, Mimar Franca!